Le novità del 2018 sulla scheda carburante stravolgeranno le abitudini di benzinai e di soggetti IVA: dal 1° Luglio 2018 diremo infatti addio alla scheda carburante.
Un’importante novità introdotta dalla Legge di Bilancio 2018 per liberi professionisti e aziende è l’abolizione della scheda carburante e l’obbligo di pagare il carburante esclusivamente tramite carta di credito o carta di debito. Ma come mai si è scelto di abolire l’ormai rodata scheda carburante? Cosa cambierà per i benzinai e i contribuenti?
Scheda Carburante: i Soggetti IVA
La scheda carburante è il documento che permette di dimostrare i costi per i rifornimenti di carburante per auto, moto e in generale di veicoli appartenenti a titolari di partita IVA. Tramite la presentazione della scheda carburante era possibile detrarre l’IVA:
- al 100% per autocarri di 35 quintali (o più) e nel caso di agenti e rappresentanti;
- al 40% per veicoli utilizzati sia per lavoro che per uso personale.
Abolizione Scheda Carburante: le Novità del 2018
Dal 1° luglio 2018 verrà abolita la scheda carburante. Qualsiasi rifornimento di carburante potrà quindi essere dedotto esclusivamente se il pagamento è stato tracciato, cioè se hai pagato con carta di credito, carta di debito e carta prepagata.
Ma non finisce qui! È previsto l’obbligo della fattura elettronica per i benzinai, sempre in caso di acquisto da parte di titolari di partita IVA. Nessun cambiamento quindi per i privati.
Perché la Fattura Elettronica?
Non solo pagamenti tramite carta per i soggetti IVA e abolizione scheda carburante, ma anche obbligo di fattura elettronica per i benzinai. La legge è chiara:
gli acquisti di carburante per autotrazione effettuati presso gli impianti stradali di distribuzione da parte di soggetti passivi dell’imposta sul valore aggiunto devono essere documentati con la fattura elettronica.
Come abbiamo già detto, le spese per carburante saranno deducibili solo se effettuate tramite carta di credito, carta di debito o carta prepagate. Queste novità creeranno non pochi grattacapi ai benzinai, che si troveranno a emettere fatture elettroniche ogni volta che un titolare di partita Iva andrà a fare benzina.